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martedì 3 dicembre 2013

Come ti coltivo l'arte

Questo sabato sono stata ad Amsterdam assieme a Mr. e Mrs. M, per visitare la Rijksakademie. No, non il Rijksmuseum (anche io ovviamente ho subito confuso). La Rijksakademie van beeldende kunsten (Accademia Nazionale di Belle Arti) è tutto il contrario di un museo, in quanto si dedica allo sviluppo e non alla conservazione dei talenti artistici.

Qua infatti non si accontentano di appendere opere già esistenti nei musei, ma cercano di coltivare i nuovi talenti, in modo da incoraggiare il futuro dell'arte. Si tratta di un approccio molto più moderno, lungimirante e costruttivo di quello Italiano, in cui l'arte moderna viene spesso vissuta con diffidenza, almeno a livello governativo, e condannata così ad essere appannaggio di una élite di esperti e appassionati. Perché la Rijksakademie, e questo è il punto, è finanziata in parte dal governo - per la precisione dal Ministero della Cultura, quello degli Affari Esteri, e il Comune di Amsterdam.

Per spiegare meglio di cosa si tratta, traduco alcuni brani che ho trovato sul sito della Rijksakademie

La Rijksakademie di Amsterdam (fondata per decreto governativo nel 1870) seleziona artisti di spiccato talento e appoggia il loro lavoro offrendo risorse artistiche, teoriche e tecniche di alta qualità. A questo scopo, attribuisce vitale importanza alla ricerca, sperimentazione e sviluppo di tecniche artistiche innovative.

(...) La Rijksakademie permette quindi di creare un ambiente ottimale in cui circa 50 artisti provenienti da tutto il mondo possono dedicarsi al processo creativo per un periodo massimo di due anni, contribuendo così a stimolare, ampliare e approfondire la loro carriera artistica, a livello sia personale che sociale.

Gli artisti residenti possono contare su una rete mondiale di contatti mantenuti dalla Rijksakademie. (...) Durante il loro soggiorno, gli artisti vivono spesso un notevole sviluppo creativo, ed il loro lavoro è spesso diventato parte di importanti collezioni ed esposizione quali la Biennale di Venezia e la dOCUMENTA di Kassel.

Il nome Rijksakademie, scelto nel 1870, è un riferimento alla Accademia classica, dove filosofi, accademici e artisti si incontravano per scambiare idee e conoscenza.  


Oltre ad offrire uno studio dove lavorare, e consulenti specializzati che possono aiutarli nel loro lavoro, la RIjksakademie fornisce agli artisti uno stipendio annuale di 12000 € e accesso ad appartamenti ad affitto agevolato.

Tutto questo dovrebbe essere di ispirazione al governo italiano, che siede sugli allori del nostro passato, e fa poco anche solo per proteggere il patrimonio già esistente.




















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