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venerdì 21 marzo 2014

Ladri di biciclette

Come forse (non) sapete, meno di due settimane fa mi hanno rubato la bici. Sì esatto. La mia bici adorata di cui avevo parlato in questo post. Tra noi è durata solo 4 mesi.

Ne parlo adesso perché prima mi faceva troppo male. Ma ora ho trovato la forza di scriverne.

La bici era parcheggiata, come tutte le mattine, nel piano rialzato della rastrelliera a due livelli dietro la stazione di Utrecht (foto qui). L'ho lasciata lì alle 8.10 e alle 17.40 sono andata a riprenderla. Quindi me l'hanno rubata durante l'orario di lavoro. In pieno giorno. Nonostante i due lucchetti. A due metri dalla fermata dei taxi e dell'autobus. In mezzo a mille altre biciclette. Chapeaux.

Era, fra l'altro, un venerdì. Sono arrivata alla rastrelliera assieme ad alcuni colleghi che come me parcheggiano lì ogni giorno. Ci siamo messi d'accordo per andare a berci una birretta. Ognugno ha slegato la sua bici. Immaginate adesso la scena di me che percorro la rastrelliera una, due, tre volte. La bici non c'è. Boh, avrò sbagliato fila (sì, la rastrelliera è a due livelli e a varie file. Millemila bici. Se dimentichi dove l'hai lasciata sei spacciato). Inizio a girare per le file di bici guardandomi attorno con la faccia persa. Poi inizio a ripetere in modo ossessivo "me l'hanno rubata, me l'hanno rubata". La mente lo sa, ma il cuore non lo accetta. I miei colleghi iniziano a ridere e a prendermi in giro..."ma non è possibile che te l'abbiano rubata! Aveva due lucchetti!". Inizia così la caccia alla bici.

"Di che colore era?"
"Nera."
"..." (sono quasi tutte nere)

Alla fine la troviamo, o meglio, troviamo quel che ne resta: una ruota solitaria, tristemente divelta, malinconicamente legata con la catena ai tubi della rastrelliera. I miei ladri l'hanno svitata, in pieno giorno, in mezzo a mille persone, con destrezza degna di Lupin. Sono pur sempre i MIEI ladri, micacazzi. Io sapevo che se leghi la ruota davanti al palo, possono svitarla e prenderti la bici. Avevo visto ruote allucchettate. Ma pensavo che fosse una cosa che succede agli altri, non a me. E invece no!

Vi lascio immaginare lo scorno. E l'ostinatezza con cui ho voluto portarmi a casa la ruota orfana, stringendola a me mentre venivo portata via, seduta sul portapacchi della bici di un collega. Mi sentivo come il principe di Cenerentola che stringe sconsolato la scarpetta di cristallo. La mia Cenerentola, però, non l'ho mai più vista. Probabilmente è già stata ridipinta e venduta da qualche professionista del piccolo crimine, e adesso struscia maliziosa il sellino contro le chiappe di un altro, o di un'altra. Mi ha dimenticata.

La sua ruota, però, giace ancora lì, nell'ingresso di casa, monito e ricordo imperituro della mia amica perduta (nonché intralcio e ostacolo costante ogni volta che dobbiamo piegarci a L per passare dalla soglia larga 50cm).

Se fosse un film romantico da 4 soldi, la storia finirebbe qui, con me che mi dispero. Ma qui siamo trash quindi ovviamente c'è un sequel. Il giusto paragone è "Another Nine & a Half Weeks" , in cui lui, perso l'amore della vita, è abbrutito e disperato, e quindi si t***a una sciaquetta qualunque ma senza entusiasmo. Così è stato per me quando, il giorno dopo il furto, ho comprato un'altra bici usata un po' così ad cazzum. Costa meno, è meno dotata. La luce è a batteria invece che a dinamo, non ha il blocco per la ruota posteriore, il sellino è di schiuma invece che di pelle (?). Fa il suo mestiere, ma non avrà il mio cuore, solo il mio corpo.

L'aneddoto simpatico è che ho cercato l'annuncio su Marktplaats.nl, il bazar olandese delle cianfrusaglie, e ho scelto un paio di annunci a caso nella fascia di prezzo che mi interessava. Ho visto qual'era il più vicino, ho chiamato, e in meno di mezz'ora ero di fronte a casa del tipo per concludere l'acquisto. E indovinate chi era??? Lo stesso tipo che non parla inglese che mi aveva venduto la mia prima bici!!! The king of bike trafficking, suppongo. Il mio amico non si ricordava di me, ma io sì. Facendo leva sulla nostra conoscenza di lunga data, ho avuto anche uno sconto di 5€. Il tutto contrattando a gesti, perché in questi 4 mesi lui non ha imparato l'inglese e io non ho imparato l'olandese. Tutto cambia, niente cambia.

Chiudo il post con qualche consiglio su come NON farvi rubare la bici. Che io non ho applicato e quindi ben mi sta.

  • Dipingete o customizzate la vostra bici. I ladri non sceglieranno mai la vostra bici verde fluorescente in mezzo ad altre 500 bici nere.


  • Legate la vostra bici a qualcosa di inamovibile: un palo, il tubo della rastrelliera, un albero, un pensionato che da' da mangiare ai piccioni. È improbabile che i ladri seghino pali o rapiscano pensionati per prendere il vostro catorcio.


  • Possibilmente, la bici deve essere ancorata al palo facendo passare la catena attorno al corpo, e non alla ruota: le ruote, come ho scoperto a mie spese, si svitano.


  • Se proprio dovete far passare la catena attorno alla ruota, meglio quella dietro di quella davanti, perché per svitarla dovrebbero smontare la catena.


  • Se non ci sono pali o pensionati in giro, allacciate la ruota al corpo della bici. Per rubarvela dovranno segare il catenaccio. È però possibile che se la portino via di peso con catena e tutto e facciano il lavoro a casa - siete avvertiti.


  • Comprate bici da 4 soldi e brutte. Un po' come i fidanzati, se sono cessi non ve li fregherà nessuno.


  • Le catene a molla non valgono niente.

In bocca al lupo ciclisti. Avete voluto la bicicletta, mo' difendetela.


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